Dai Futuristi di Marinetti agli Indignati della Trampled Art®
A cento anni dal Movimento Futurista, nasce il Movimento Trampled Art®- Arte Calpestata
Diversi gli obiettivi dei due movimenti che si distaccano notevolmente nei contenuti. Tuttavia in entrambi emerge l’idea che nella storia dell’uomo e del mondo, vi è sempre e comunque la necessità di confrontarsi e misurarsi con la propria realtà.
Il Movimento del Futurismo, fondato da Tommaso Marinetti cento anni fa, combatteva per rinnovare l’Arte e per far sì che si liberasse dalle imitazioni del passato, dal tradizionalismo e dall’accademismo.
Il Movimento Trampled Art®, a differenza, non ama solo il passato dell’Arte, conservandone un profondo rispetto, ma le arti in tutte le sue forme espressive, vecchie, nuove e future. Il rinnovamento che la Trampled Art richiede non è situato nel come fare arte, ma nel come gestire l’Arte, permeata da operatori culturali che agiscono attraverso compromessi e sotterfugi.
Sia i Futuristi di Marinetti che gli Indignati della Trampled Art®, conducono avanti i propri ideali di rinnovamento con ardore e fervore. In entrambi i movimenti la battaglia assume significato di contestazione globale sociale ed è volta ad investire tutte le arti. Nonostante sia passato un secolo e le tematiche artistiche su cui battersi sono cambiate la Trampled Art, condivide con il Futurismo la stessa coinvolgente energia dinamica rinnovatrice, che ancora una volta è pronta a proiettare, seppure mediante aspetti diversi, la vita e l’arte nel futuro.
Intanto il movimento sta scrivendo una nuova pagina della Storia dell'Arte espandendosi a macchia d'olio.
Negli ultimi giorni è nato il sito ufficiale - movimentotrampledart.com - dove nuovi e numerosi adepti si stanno iscrivendo in modo autonomo e gratuito.
Il padre fondatore, l'artista astrattista Alessandro Giorgetti autore del Manifesto Ufficiale del Movimento, attivissimo sui social, sta raccogliendo e selezionando personalmente, i nuovi ingressi. Grandi attività radiofoniche, di condivisione e di passaparola, stanno facendo il resto.
Il Manifesto, diventato l'emblema degli Indignati, ovvero, artisti che non accettano l'ignoranza affaristica mercantile e che vogliono ridare lustro a quelle forme d'arte che spesso nei secoli passati sono state nutrite proprio da artisti italiani, orgoglio da sempre dell'Italia nel mondo.
Personalità artistiche decise e motivate che appoggiano la presa di posizione ideologica del Manifesto e seguono il già consolidato gruppo che insieme a Giorgetti rappresenta la fortezza del movimento: Ciro Palumbo, Giovanni Puntrello, Sabrina Romanò, Luca Fagioli, Andrea La Casa, Marika Pozzi, Ivo Vassallo, Teorema Fornasari, Salvatore Palazzolo e Marcella Arena.
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