Il Capolavoro Spirituale di Alessandro Giorgetti dedicato a tutti quelli che fanno del Web una Realtà Vera trascurando la Vera Realtà. Col progetto “Crucis Web”, Alessandro Giorgetti vuole tracciare una riflessione di come oggi Internet sia diventata una ‘prassi’ religiosa nella vita di noi tutti. La denuncia arriva proprio da lui, che certamente ha fatto del web il suo ambiente naturale per comunicare. Come la Via Crucis è per il fedele una metafora per ricalcare la passione (e l’ascensione) di Cristo, al fine di ricordarsi e ricordarGli la devozione ad una continua ed instancabile vicinanza e ricerca del significato della passione, allo stesso modo Giorgetti ci ricorda con la sua opera come l’uomo di oggi sia costantemente ed instancabilmente vicino ad “Internet”, inteso come “connessione” a qualche cosa. Non è “il che cosa” che davvero ha un ruolo per l’uomo digitale ma "l’essere connesso" che ha importanza. Per capirci, dalla assenza di connessione la vera perdita che se ne ha è: l’assenza di connessione. Crucis Web sono quindi 15 stazioni Web, 15 tavolette ispirate a 15 portali web, da Facebook, a Google a Youtube. Le tavolette sono 15 perché Alessandro ha voluto inserire anche il riferimento alla “ascensione” (alcune tradizioni fissano a 14 le stazioni della Via Crucis, mentre altre a 15 inseriscono la ascensione). Alle 15 tavole invero se ne aggiunge una sedicesima, ideata e voluta da Deodato Salafia. La sedicesima stazione è associata alla metafora della parusia, ovvero il ritorno del Cristo, che poi è il tema centrale della cristianità, soprattutto del primo secolo. La sedicesima stazione è contenuta in una scatola a parte, non visibile, anzi l’artista non fornisce neppure la certezza che la scatola contenga qualcosa, infatti la parusia è prima di tutto una speranza, quella speranza ha il suo valore, più ancora che della sua attuazione.